lunedì 22 aprile 2024

Vincenzo Di Maro

 RICADE IL SONNO



Ricade in sonno, il capo come un seme.

Nel sogno sopraggiunge ad una foce

a una città di fiume tra le barche.

Così sottrae la biografia dal caso:

lo tormenta la cura di un approdo.

La città adesso fumiga in volute

di lente braci al sole, il suo cratere

da cui il cielo defluisce.

E s'avventura per rivoli di viali,                                                    

risale calli per una meta oscura.

Fino a un roveto, dove da un giardino

arde la pista in ombra, la rosa non prevista,

la polvere, il veleno che riposa

nel suo occhio feroce. O tutto è nulla

o tutto qualcosa.


(inedita)