DILEMMA
Seguendo
l’estro di quelle mani amate,
che
schermendosi in aria architettano difese,
da
un sortilegio è catturato: girovaga,
ma
come spinto, fra muri a picco e cangianti,
su
mobili scalee sotto rotanti archi. Sfiora,
in
volo lungo e lento, volte candide e viola,
la
grazia di un giardino replicato in specchi.
Finché
si arresta a un fitto labirinto
di
bosso e lauri, di sibili e sospiri,
a
dilemma costretto fra due fili serici:
uno
che porta alla selva carezzevole
l’altro
al precipizio del rifiuto.
da
Biblioteca,
Zona Editrice, 2007
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