IMMAGINA UNA CELLA, UNA
Immagina una cella, una
cella umida, buia, dove
il tempo (il tempo!) più
non tessa le sue
polverose tele, dove,
nel buio
colare delle ore (vuote
cisterne della torpente
vita), un
cardine all’improvviso
ceda, e un filo
di luce fiotti, forte, come
di spada, dal lucernario
(immenso, altissimo)
del mondo. Così, talvolta,
per ordine
del Caso, anche per te
è vita!
Da Bosco del tempo, Guanda, 2005
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