mercoledì 24 aprile 2013

Giancarlo Pontiggia


IMMAGINA UNA CELLA, UNA

Immagina una cella, una
cella umida, buia, dove
il tempo (il tempo!) più
non tessa le sue
polverose tele, dove,

nel buio
colare delle ore (vuote
cisterne della torpente
vita), un
cardine all’improvviso

ceda, e un filo
di luce fiotti, forte, come
di spada, dal lucernario
(immenso, altissimo)
del mondo. Così, talvolta,
per ordine

del Caso, anche per te

è vita!


Da Bosco del tempo, Guanda, 2005

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