VAGO AUGELLETTO CHE CANTANDO VAI
Vago augelletto che cantando vai
o ver piangendo il tuo tempo passato
vedendoti la notte e ’l verno a lato
e ’l dì dopo le spalle e i mesi gai,
se come i tuoi gravosi affanni sai
così sapessi il mio simile stato
verresti in grembo a questo sconsolato
a partir seco i dolorosi guai.
I’ non so se le parti sarian pari,
ché quella cui tu piangi è forse in vita,
di ch’a me Morte e ’l ciel son tanto avari;
ma la stagion e l’ora men gradita
col membrar de’ dolci anni e de li amari
a parlar teco con pietà m’invita.
Mi piace molto questo autore :-)
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