CXXVII
Su, speranza, su
fé, prendete l’armi
contra questa
crudel nemica mia,
importuna e
spietata gelosia,
che cerca quanto
può di vita trarmi;
diasi uscita a’
sospir, verghinsi carmi,
sì che si sfoghi
tanta pena ria;
trovisi dolce e
grata compagnia,
sì che possa il
dolor men danno farmi.
E, se questo non
basta, un altro amore
si prenda, e
lassi questo onde ora avampo,
e così vinca
l’un l’altro dolore.
Perch’ogni fèra
in selva, in prato, in campo
cerca per
natural forza e vigore
di tentar ogni
via per lo suo scampo.
da Rime, BUR, 2002
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