L’AMORE TRANQUILLO
a
Olimpia e Antonio
Sapevo tutto di voi perché sapevo
del vostro amore.
Tu, Olimpia, eri
se non proprio di famiglia
quasi di casa se abitavi
di fronte alla mia. E tu, Antonio,
che venivi a trovarla ogni sera,
era come venissi a trovare
anche me, perché parlando con lei
e chiacchierando coi suoi era come se
parlassi e chiacchierassi con me.
Ma di che vaneggio, che tempo
sto richiamando con questi
ricordi e più che ricordi
richiami, appunto: perché vorrei
che quel tempo tornasse,
che quel tempo
non fosse mai passato.
Il tempo di quel vostro amore tranquillo,
è a me così vicino e familiare,
non certo e non soltanto perché dirimpetto
alla mia famiglia, che ora
non c’è più, come non ci siete
più voi, non c’è più quel vostro
amore tranquillo ora guastato
dalla tranquillità della morte.
Che non dovrebbe mai arrivare
su chi ama la vita, su chi vive
la tranquillità della vita.
Come è stato per voi due
in un tempo così lungo
che sembrava, non doveva mai finire.
(inedita)
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