mercoledì 3 ottobre 2012

Francesco Dalessandro


LE NUVOLE E ALTRE OSSERVAZIONI

L’approdo

All’azzurro mitissimo, al
vago volo che v’appare e vi
sosta ammaliato, al vento
che lievissimo spira,
al caso che solo
avvenne, al dopo che
non c’è
né ci sarà



L’erba

Perché tenerissima inclina
verdeviva gli steli dal-
l’aiuola ai vetri poi
che fa notte o gela,
la riscopri rinata
per miracolo all’ansia
mattutina.


Le nuvole

Intanto che la sera
pianissimo e i rumori
della festa e le luci e
l’angustia per un ritardo
d’amore smorivano, da più
lievi brezze sospinte
sul campanile e le sette
……. tra stupore
e meraviglia con
movenze eleganti e
pigrissime giunsero
le nuvole.


La rondine

Una rondine nuova-
mente si slancia, plana con
perfettissimo volo dalla punta
della memoria in un 
filo di vento verso
la deriva serale, bianconero
lampo in una sortita di sereno,
solidale per amore
con gronda e stagione
con l’orizzonte che la chiama
al volo.


I fuochi

Dove la luna tra
i frassini la riva
bianca rispecchia e la
quiete del lago, i fuochi
bassi d’autunno già
accendono.


Sera

Un mite azzurro
adesca voli, la
quaglia e il cuculo
duettano nella
sera che intanto
a passettini
viene.


Da La salvezza, Il Labirinto, 2006

2 commenti:

  1. sempre bello passare di qua, oggi ci regali leggerezze celesti e inafferrabili...

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  2. grazie, nidia. spero d'interessarti sempre e regalarti emozioni

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