NOTE,
DIVAGAZIONI
A
una persona che volesse dipingere – o fare qualunque altra cosa – (se mi fosse
chiesto) – direi
Osserva il volo degli uccelli – il modo di
camminare dell’uomo – il movimento del mare
Essi hanno un loro modo – di mantenere il
movimento – le leggi naturali del movimento vanno rispettate – e anche tu devi
seguirle
– Il buon quadro accetta queste leggi – i
migliori del passato lo fecero – è questo che dà loro vita
L’uccello intuisce subito che sta facendo la
cosa sbagliata – il volo è disturbato – ed esso controbilancia immediatamente
quel disturbo per mantenersi in volo
L’operaio sensibile si rende presto conto
della disposizione sbagliata
L’uccello è (immediatamente) consapevole
dell’ala rotta
L’artista della linea senza vita
La Terra gira così veloce intorno al Sole –
pensi che dovrebbe frantumarsi
ma no – l’attrazione solare è giusta
Guarda in alto – il sole splende
La terra è qui e tutto va bene – la legge
basilare è stata rispettata
Così di fronte al quadro – nel rispetto –
sei libero e puoi guardare senza alcuna preoccupazione mentale
In quanto al messaggio – al racconto – Il
fare stesso – il modo stesso in cui è fatto – la cosa stessa che si sta facendo
e chi la sta facendo – le sue parti – conducono a questo messaggio – a questo
racconto – in realtà sono il messaggio – sono il racconto
Tu, operaio, t’interessi che un lavoro si
ben fatto – ma attento a non sbagliare – poiché – poche linee in apparenza
trascurate – poche apparenti macchie di colore – se trattate in modo che il
tutto costituisca una cosa viva – be’ – anche questo sarebbe un lavoro ben
fatto –
Non cercare
di essere grande
Non cercare
di essere importante
Tratto dalla mia esperienza personale –
Ricordo che un giorno – guardando i miei quadri – la mia testa cominciò a
gonfiarsi – si gonfiò enormemente – arrivò quasi ad uccidermi –
L’antidoto fu un bambino di sei anni – con
la sua piccola pittura a colori in un libro
La cura fu cattiva quanto la malattia – la
testa mi si gonfiò così in fretta – che di nuovo – arrivò quasi ad uccidermi –
Stai costruendo una struttura – come la
struttura di un ponte – il ponte convince se strutturalmente in regola – così
il tuo quadro
le cose dovrebbero sembrare giuste
Anche
una piccola cosa come scrivere l’indirizzo su un busta – quanti ne hai visti
che si bilanciavano – che adornavano la busta col suo francobollo
Cerchi di vedere gli oggetti nelle loro
posizioni – in movimento – cerchi la (spina
dorsale) di questi oggetti oscillanti – ad essa devi attaccarti con tutta
la forza che hai
Tutta la buona letteratura – tutta la buona
musica – tutta la buona pittura – rispettano questo principio
perché – come si piega la spina dorsale –
l’intera struttura si piega e io vorrei pensare il quadro – lo scritto – la
musica – come strutture collegate che si piegano – e oscillano – sulle loro spine dorsali
Le buone cose iniziano – le buone cose finiscono – non esitano – iniziano
– ancora – esse non portano a qualcosa che
indebolisce ciò che sta all’interno
quando il margine è raggiunto – la storia è
raccontata – completa – soddisfacente
– detto
abbastanza –
Arte sotto qualunque forma – come la vedo io
– non è realistica non è romantica non è astratta non è concreta – non è
nient’altro che Arte – semplicemente
qualcosa che esiste completamente in se
stessa – e si dona solo a – Persone
sensibili –
perché
esse le si accostano correttamente
ma
Dio
ci dev’essere un po’ di sensibilità nella
tua composizione – nutrila – coltivala – falla crescere
ricordati però che è una di quelle cose che
– non si possono forzare
Proporrei (come esercizio) che qualche volta
tu prendessi i tuoi due occhi con te – e lasciassi a casa il tuo intelletto – e
gli intelletti dei tuoi amici – senza questi intralci – potresti – cominciare a vedere cose che potrebbero
sorprenderti
La parola scritta soffre perché lo scrittore
non può darle le sfumature della sua voce –
per di più – soffre per le molte stupide
prefazioni
La musica scritta soffre perché i professori
– i dottori della musica – maltrattano – confondono – con tutti i loro segni e
note a piè pagina – lo spirito del compositore
La parola scritta dovrebbe essere una bella
cosa a vedersi – ben spaziata ben bilanciata sulla pagina –
La musica scritta dovrebbe apparire bella
sull sua pagina – le sue note nude – prive di ogni indicazione
Il quadro – be’ nessuno può corromperlo –
può cambiarlo –
non che loro non tentino con tutte le
forze
Non ti dicono nella loro stupidità come
guardare – dove guardare e guardando cosa vedere – come interpretarlo – cosa
leggervi
– Mettiamo
che sei fuori a spasso – oh nei boschi – lungo i ruscelli – sulle
colline
e – ad ogni passo sulla strada ci fossero
cartelli per dirti come camminare – dove camminare – quando fermarti – a quale
ritmo camminare – cosa guardare – e
come guardarla
– di’ – ti saresti goduto la tua
passaggiata?
Le persone sensibili vogliono ascoltare per
conto loro – vedere per conto loro
e non vogliono strafare
perché uno può vedere troppi quadri
sentire troppa musica
leggere troppi libri
vedere e sentire troppo d’ogni cosa
arrivare
al punto in cui – non ha più un pensiero originale né alcun sentimento – quasi tutto è preso in prestito
Ci devono divertire
se
ci divertissimo per conto nostro – potrebbe svilupparsi una razza di dilettanti
– alcuni dilettanti furono di valore – alcuni hanno fatto cose per la semplice
gioia di farle –
La
gente da divertire incoraggia la disonestà
– la disonestà qualche volta è causata dalla
paura di essere presi per stupidi
Lascia che gli altri si dicano da soli
come
Prenditi la libertà di dirti come
Queste note – queste mie divagazioni – se ti
dànno qualcosa che valga la pena – tanto meglio – se non te la dànno – be’ non
te la dànno – ma – temo mi si debba
prendere con molti grani di (sale, credo) se – è il caso
Si pratica ciò che si predica?
– anche
se si fa del proprio meglio per riuscirci
che è ciò che faccio – più
o meno –
Traduzione di
Francesco Dalessandro
John Marin (1870-1953),il grande
acquarellista americano dà, in queste Note,
divagazioni, una significativa sintesi del suo modo di vedere le cose
dell’arte.