12.
Vanno via con
passo lento,
sempre avanti… Chi
va là?
È il vessillo che
sul vento
fruscia e oscilla
in qua e in là…
Dietro ai cumuli
in agguato
forse c’è chi sta
aspettando…
No, è il cane
allampanato
che li segue
zoppicando…
«Passa via, vagabondo!
Via rognoso, via,
se no…
Come un cane, o
vecchio mondo,
passa via, t’abbatterò!»
Mostra i denti
come un lupo,
con la coda ritta
sta,
cane povero e
sparuto…
«Rispondete: chi
va là?»
«Chi è che scuote
la bandiera?»
«Oh che buio
maledetto!»
Chi è che va di
gran carriera?
chi si fa là
parapetto?»
«Su, compagno,
alza le mani!
Prender te per noi
è un gioco.
Tu cadrai nelle
mie mani
vivo o morto!
Attenti: fuoco!»
Tratatà!... Ma è
solo l’eco
che risponde secco
e breve.
La tormenta con un
bieco
riso danza tra la
neve.
Tratatà!
Tratatà!
… Così vanno nella
sera,
ed il cane è ormai laggiù,
ma davanti alla
bandiera,
camminando lieve
nel vortice di neve,
di rose
inghirlandato
in un nembo
imperlato,
avanti
marci tu,
non veduto, o Gesù!
Gennaio 1918
Traduzione di Renato Poggioli
da I dodici, Einaudi 1965
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