COME AVERTI, TU LONTANA
Come
averti, tu lontana, se l’estiva
vertigine
del tempo ti nasconde
al
desiderio, alle salive dell’amore?
E
possederti se mi manchi?
Ti
possiedo col ricordo e col sangue
che
s’accendono quando ti penso.
Ti
possiedo con la bocca affamata,
con
le labbra, con la lingua lesta.
Ti
possiedo in silenzio. Ti possiedo
con
lo sguardo. Di più: con il pensiero.
Di
più: con l’intenzione. Ti possiedo
con
attesa e attenzione, con l’ansia.
Ti
possiedo da lontano aspettando
il
tuo ritorno, per riaverti e possederti
chino
sulle tue labbra, nell’ardore
della
penombra, nel fuoco del letto…
(inedita)
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