HAI DIMENTICATO LA DOMENICA
E quando hai dimenticato le lenzuola luminose d’un mercoledì e d’un
sabato,
E soprattutto quando hai dimenticato la domenica
Quando hai dimenticato le mezze domeniche a letto,
O me seduta sul radiatore dell’ingresso, nel pomeriggio zoppicante
Guardando laggiù la lunga strada
Per nessun dove
Stretta nel mio vecchio semplice involucro senza-aspettative
E non-ho-niente-da-fare e sono-felice-ma-perché?
E se-lunedì-non-dovesse-mai-venire –
Quando te ne sei dimenticato, dico,
E come imprecavi, se qualcuno suonava il campanello,
E come il mio cuore giocava a campana se squillava il
telefono;
E come siamo arrivati al pranzo della domenica,
Cioè, traversando il pavimento dell’ingresso fino al tavolo
macchiato d’inchiostro nell’angolo sud-ovest
Al pranzo della domenica, che era sempre di pollo e
spaghetti
O pollo e riso
E insalata e pane di segale e tè
E biscotti con gocce di cioccolato –
Dico, quando l’hai dimenticato,
Quando hai dimenticato il mio piccolo presagio
Che la guerra sarebbe finita prima che arrivassero a te;
E come alla fine ci siamo spogliati e abbiamo staccato la luce e
siamo scivolati nel letto
E siamo rimasti per un attimo fra le lenzuola
Luminose del fine settimana
Poi ripiegati delicatamente l’uno nell’altra –
Quando, dico, hai dimenticato tutto questo,
Allora puoi dire,
Allora posso credere
Che mi hai dimenticato davvero.
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