mercoledì 5 aprile 2023

Eugenio De Signoribus

 IL SOGNO GIOVANILE


Un cupo vetturino m'aspettava

la carrozza davanti al portone

se uscivo era solo per entrare

"Ma io non ho chiamato!" smaniavo


impassibile stava l'incurvato

mentre nell'androne m'agitavo,

chiudevo gli occhi per svegliarmi,

li riaprivo ogni volta per guardare...


ogni volta, dietro il finestrino,

un volto appariva a me rivolto:

una parte m'era familiare

l'altra sfumava oltre confino


e la mezza figura m'attirava

e l'altra mi bloccava sulle scale...

così vidi spuntare tanti volti

e amarli così da rinunciarli


non sentivo né soffi né parole,

s'imboschiva angosciandosi la vista...

nel freddo sonno piansi i quasi nomi

e l'irrisolto volto ch'era il mio


da Un manoscritto domestico, Portatori d'acqua, 2022



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