mercoledì 5 dicembre 2012

Carlo Bordini


AMICO

ho visitato un amico che stava morendo.
mi perdonò di essere vivo. mi sono accorto 
che me n’ero sempre vergognato. lui invece mi spiegò
che non era una colpa. non l’avevo fatto apposta, io.
mi spiegò che essere vivo non era una colpa. non facevo male
a nessuno. ma ci volle lui per spiegarmelo. a lui ho creduto.
mi spiegò che se facevo male non era con intenzione. mi perdonò.
mi consolò. sei simpatico, mi disse, anche se non stai morendo. nella
vita avrai tante cose belle, piacerai alle donne. mi fece far pace
con la vita, come si fa con una fidanzata riottosa.

Da I costruttori di vulcani, Luca Sossella Editore, 2010

2 commenti:

  1. c'è qualcosa in questa poesia a cui è difficile credere, ma ciò la rende soltanto più plausibile.

    RispondiElimina
  2. bellissimo e coraggioso atto d'amore nei confronti della vita

    RispondiElimina