DOVE SEI, MUSA, CHE HAI DIMENTICATO
Dove sei, Musa, che hai dimenticato
a lungo di parlare di chi ti dà forza?
Consumi il fuoco in canti senza meriti
e ne spegni la fiamma illuminando temi oscuri?
Torna, Musa smemorata, e presto riscatta
con nobili ritmi il tempo stupidamente perso;
canta all’orecchio di chi apprezza i canti,
che alla tua penna dà maestria e soggetto.
Svegliati, Musa pigra, e il dolce volto d’amore
scruta, se il Tempo v’abbia inciso rughe;
se una sola ne trovi, schernisci la rovina
e rendi i suoi saccheggi ovunque disprezzati.
Prima che lo guasti il Tempo, all’amore da’ fama,
anticipa così la falce, la sua curva lama.
Traduzione di Francesco Dalessandro
da Complete Sonnets and Poems, Oxford University Press, 2002
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