IN ATTESA DEI BARBARI
Non saremo noi esempio per i timidi i deboli di cuore
Non mescolammo il sangue per fare nuova specie
Rimarranno i forti con i forti i deboli coi deboli
Noi illusi d’essere primi strappati alla carena
Ci togliamo dalle labbra vocali e consonanti
Con cui ardimmo profetare di parole nuove
Non ci renderà migliori la disdetta al sogno
Non interesserà che a uno il nostro sacrificio
Ma tu mentre nella notte ti spogliavi eri solenne
Quanto me credevi nell’onore che portavi al rito
da In attesa dei barbari, Alla pasticceria del pesce, 2013
Nessun commento:
Posta un commento