COME LUCCIOLA ALLOR CH’ESTATE VOLGE
Come lucciola
allor ch’estate volge
All’ardore di
luglio, stanca posa
Sull’erba che la
vide errare quando
Più temperate sere
il cielo invia,
Dov’è caduta luce
tramortita
E fioca, e così
sola nella notte,
Così l’anima giace
poi che il curvo
Giro degli anni a
suo fine declina.
Una stellata notte
allor consoli
Nostra tremante
quiete, quale questa
Che s’apre dolce e
silente
Su te, lucciola
morente.
da Il fuoco e la cenere – Versi e prose dal
tempo perduto, a cura di Paolo Lagazzi e Gabriella Palli Baroni, Diabasis 2014
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