PARLA
LEI
1.
«I
giorni i mesi: quante le domande
senza
risposta! Notti e notti, oscure
d’angoscia
e di domande.
Il
tuo sonno ne è avvolto.
La
mia insonnia ti veglia, sospirando
che
qualche notte in sogno
risponderai.
Chi sei? Come sei fatto?
Domande
immense, queste.
Altre,
fugaci e frivole, ti chiedono
cose
più lievi. Ma tu non le senti.
Dormi
e non dai risposte.
Quando
all’alba ritornano è con loro
che
mi alzo, con la stessa
volontà
di sapere, con l’ansia
di
conoscere senza ascoltare
le
tue risposte. E ogni giorno
nasce
col dubbio, non trova certezze».
2.
«Così
mi offrivi il mondo, senza un tempo
certo
per te e per me. Tu non parlavi
e
il silenzio si nutriva di parole
non
dette. Io accoglievo patimento
e
desiderio (ma non erano il tuo stesso
desiderio
e patimento). Ogni domanda
era
un graffio una ferita. Ogni risposta
non
data, aceto o sale su quella ferita...».
3.
«Io torno sempre a te,
con la disperazione e il desiderio,
spesso disorientata,
piena di dubbi e rabbia, ma ritorno
sempre a te,
con la stessa violenza
che da te mi allontana.
La testa, diffidente,
chiede di dimenticarti,
di non crederti e prova
a mettermi
in guardia,
mi indica strade
più semplici
e comode,
ma il cuore non
la segue,
va per suo
conto,
tira dritto,
ti viene
dietro come
un cane,
latra alle
tue calcagna,
ringhia
perfino perché tu ti volga,
ma se lo
chiami viene a te
mansueto a
mendicare le carezze».
(inedita)
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