No, non stavo sognando,
cantava fino a squarciarsi
la gola un cardellino.
A noi pareva imitare
l'usignolo. Ne ero certo, stava
lì per far felice Giuseppe.
Lo dissi a Teresa,
come una figlia
per mio padre, che nel mentre
passava, ignara di bellezza.
«Ascolta, laggiù, verso
il
cimitero, là proprio
su
quella cima senti che meraviglia:
un
cardillo sta cantando per il tuo padrino!»
«È
il suo?»
«No,
come può esserlo?
è
morto da due anni».
«Ma
io pensavo…»
«Invece
è vero» decise mia figlia:
«non
può essere che il suo».
(inedita)
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