UN TRAGUARDO NELL'ERBA
Il bruco cade - non c'è distrazione,
non c'è danno - sulla panca di legno
a generazioni dal tempo universo del tiglio
basilica (sua) di abnegazioni; fenomeno,
si avvolge nell'urto accanto
a una mano che poggia su bordi solidi,
come un'altra trattiene un corpo
in dispersione ferma.
Visti dall'alto, circa un busto, la caduta
e il seguito sono il prodromo di un legame
al diluirsi corrotto di primavera
e estate. Dimenticare il contrasto
serve a poco, rientra la scelta inutile
di fedeltà, l'animale disossato
non fa vita di relazione, ha un traguardo
nell'erba grigia.
da L'esperienza, Quaderni di Barbablù, 1986
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