mercoledì 10 luglio 2024

Nichita Stănescu

 ELEGIA TERZA


III – Contemplazione

 

D’improvviso l’aria urla…

Scuote gli uccelli sulla mia schiena

ed essi si conficcano nelle spalle, nella spina dorsale,

occupano tutto e non sanno più dove sbattere.

Nella schiena dei grandi uccelli

si conficcano gli altri.

Gomene oscillanti li trascinano,

piante acquatiche.

Non posso più restare in piedi,

ma accasciato su pietre fluorescenti,

mi aggrappo con le braccia al pilastro di un ponte,

arcato su acque inesistenti.

Fiume di uccelli conficcati

con il becco uno nell’altro si agita,

dalla mia schiena si riversa

verso un mare ghiacciato, bianco.

Fiume di uccelli morenti,

sul quale lanceranno barche affilate

i barbari. migranti sempre verso tenute

nordiche e disabitate.

 

Traduzione dal romeno di Claudio Parenti e Fulvio Del Fabbro

da Undici elegie, Libri Scheiwiller, Milano 1987




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