mercoledì 24 luglio 2024

Carles Riba

 ELEGIA I


Era segreto il cammino, favoloso di tristezze divine,

   fino alle acque viventi che mi ricordarono un nome,

oh ineffabile! e una piana maniera silente

   di raddolcire il pensiero per grazia tenace.

Libere in cielo, le fronde avevan reso alla terra

   la primavera trascorsa, molle e dorata umilmente;

il mio passo, esiliato da tanti ieri d'allegria,

   vi ha consolato l'affanno che dall'inverno dormiente

mi lanciava verso un aprile incerto, ah! come se avesse

   ogni uomo la pace e io solo fossi l'errante.

Sogni per me solamente in presagio e in figura!   

   Vi si conosce l'anima, già non è sola in attesa;

nel parco fremente dove sembra che stia per rinascere

   non so qual iddio trapassato, figlio della fonte e del verde.


Traduzione di Giuseppe E. Sansone

da Elegie di Bierville. Einaudi, 1977

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