POEMETTO DEI NAUFRAGI E DELLE ROTTAMAZIONI
«Naviga. Verso dove ci è dato di navigare?»
A. Puskin
1
È un aspro mare
questo che batte la riva e la disfa
la disperazione del mare
consegna ancora
a noi
i suoi morti di un giorno
2
Il mare
ha oggi per me questa voce
– voce d’alghe –
Il sole e l’azzurto
non disperdono dentro
l’ossessione delle acque
e nella remotezza del cielo
si muta in nero di pece
la luce dei voli
3
Un tempo cupo
il cupo tempo delle rottamazioni:
poco importa
se di uomini o cose
Un tempo d’alghe ci incalza
NOTA. «Non so quanto abbiamo viaggiato. Quello che so è che la mia era una delle quattro o cinque barche sulle quali ci eravamo imbarcati in molti. Solo la mia è arrivata a destinazione: non so cosa sia stato degli altri. So solo che, nel Mediterraneo, a un certo punto, abbiamo visto tanti cadaveri in mare». Storia di Daniel, MSF News, 3, 2003
Da Poemetti elementari, Il Labirinto, 2008
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