FORMAGGIUS
Finita è l’illusione dell’amore:
ci ritroviamo, Egidio, con le nostre miserie
di tutti i giorni,
compagne care nostre, familiari
ai nostri lunghi pomeriggi vuoti.
In frotta ci vengono incontro, le riconosco tutte:
hanno il sapore dei ricordi, sono
noi stessi.
Siamo tornati a casa, apriamo le finestre:
su, riconosci, guarda, la poltrona, il tavolino,
e gira per le stanze ancor deserte, spalanca
le finestre: siamo a casa!
Guarda lo studio, guarda
la camera da letto, ancora intatta come la lasciasti, guarda
tutta in disordine, con la chitarra sopra il letto,
che strano, guarda
il libro che leggevi quando partisti,
sul tavolino ancora…
Siamo sinceri con noi stessi:
questa è la nostra vita.
Ora si cena, poi si gioca a carte,
e poi stasera penseremo forse
alla villeggiatura ormai lontana.
- Strano, soltanto ieri… -
Alla villeggiatura bella e artificiosa che si chiama amore.
(inedita)
spettacolare!!!
RispondiEliminabellissima... :)
RispondiEliminaBella, bordiniana, con in più quella particolare distanza, difficile da raggiungere, che permette una prossimità struggente ma non dolorosa, lo struggimento agisce ma non ottunde la visione che resta nitida, come solo nelle rare sospensioni temporali accade.
RispondiElimina(Fabio Ciriachi)
Intensa, ma perché quel titolo?
RispondiEliminaCari amici, grazie per i commenti. Rispondo alla domanda sul titolo. Ho scritto questa poesia a 18 anni. L'ho sempre giudicata giovanile, ingenua, non pubblicabile. Però mi emozionava molto rileggerla. Poi ho capito che il problema era il titolo, didascalico e sentimentale, che originariamente era "Sincerità". Ho capito che dovevo mettervi un titolo più impoetico possibile; e ho scelto "Formaggius". Inoltre ho aggiunto due virgole, prima e dopo "Egidio", per togliere alla poesia quel tono novecentesco, un po' dannunziano o forse più precisamente gozzaniano. Credo di essere riuscito in questo modo a salvare l'intensità mantenendo quella distanza di cui parla Fabio Ciriachi nel suo commento. Un mio amico, Andrea Amerio, ha definito la scelta di cambiare il titolo come "uno scarto bruciagrassi", definizione che mi sembra ottima. (Carlo Bordini).
RispondiEliminaAntisentimentale nella misura di partecipazione e distacco , e sempre meravigliosamente antiletterario come dio comanda .
RispondiEliminaCaro Carlo !
leopoldo attolico -