L’autunno caldo sotto le mura
di Troia. I capitani sono a consulto.
Mostrano alcuni le mani corte e callose
avendo a suo tempo servito come scudieri,
e chi viene da regge in cui è di casa l’aedo
e il filosofo. I furori ricevuti in dono
dal dio con la promessa fallace dell’immortalità,
e altri le dee mantengono freschi e ricciuti
come teneri amanti. Lontane cattività nelle galere
nemiche a questi hanno plasmato il carattere...
sono i più forti profeti e dialettici.
Li guarda estasiato il portatore di lancia
ritiene un onore tenergli le briglie, essere
chiamato per nome. Ne studia gli accenti
li seguirebbe all’assalto del cielo...
Da Sirena operaia, il Saggiatore, 2000
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