Che fai? che pensi? che pur dietro guardi
nel tempo che tornar non pote omai,
anima sconsolata? che pur vai
giugnendo legno al foco ove tu ardi?
Le soavi parole e i dolci sguardi,
ch’ad un ad un descritti e dipinti ài,
son levati de terra, et è, ben sai,
qui ricercarli intempestivo e tardi.
Deh non rinovellar quel che n’ancide,
non seguir più penser vago fallace,
ma saldo e certo ch’a buon fin ne guide;
cerchiamo ’l ciel, se qui nulla ne piace,
ché mal per noi quella beltà si vide
se viva e morta ne devea tor pace.
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