Biltà di donna e di saccente core
e cavalieri armati che sien genti;
cantar d’augelli e ragionar d’amore;
adorni legni ’n mar forte correnti;
aria serena quand’apar l’albore
e bianca neve scender senza venti;
rivera d’acqua e prato d’ogni fiore;
oro, argento, azzuro ’n ornamenti:
ciò passa la beltate e la valenza
de la mia donna e ’l su’ gentil coraggio,
sì che rasembra vile a chi ciò guarda;
e tanto più d’ogn’altr’ha canoscenza,
quanto lo ciel de la terra è maggio.
A simil di natura ben non tarda.
Per tutto il mese di agosto e parte di settembre, vogliamo tornare ad attingere alla impareggiabile nostra tradizione.
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