EPICA FELINA
Oggi Roberto ha traslocato.
Ha caricato letto e materasso, scodelle e casseruole,
la credenza e varie di cucina… e i quattro gatti.
Che sono: nerino, il gatto rosso, cenerella e il suo gemello
grigio… la nazione felina con la quale s’accompagna
il nostro milanese nella stagione estiva.
Questo mi ricorda le vacanze adolescenti
e le amicizie vacanziere… bande di contrada
insorte come per incanto all’aria e al sole…
i bagni al fiume, qualche modesta passeggiata,
lunghi segreti conversari, annusamenti…
ci si impregnava dell’intrigante piacere d’amicizia,
gesti e detti imitativi, prove d’esperienza,
Poi il carro dell’estate concludeva il suo tragitto.
Per i gatti di Roberto invece accade proprio
oggi, il primo giorno di vacanza! Due miao ed è finita.
E l’orto ora mi appare sterminato… una savana
desertificata, disertata… esodo, biblica transumanza…
E noi? Noi lo sapevamo, da sei mesi. Roberto
ce l’aveva anticipato. Sei mesi per elaborare/ruminare
il lutto, elevare cantici e compianti al Rosso, il campione,
detto anche “lo svedese”… a Nerino, la piccola
misterica pantera… Cenerella, battezzata Merry,
la tremenda, e il suo gemello grigio del quale
si diceva “sarà Lui o Lei”…
E il nostro? Se ne risenta o meno, è presto dirlo.
Nessuno asociale più d’un gatto. Loro non hanno
fiere né mercati, non hanno in uso di cantare in coro i salmi.
Il numero o il sapere, per loro, sono una risorsa?
E chi lo sa! L’unione fa la forza?
Io non gliel’ho mai sentito miagolare.
Amico, ti terrò informato.
16 giugno 2012
(inedita)
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