Eccomi qui davanti al tuo sepolcro, Ermengarda,
per piangere la tua carne povera e pura, che nessuno di noi vide disfarsi.
Altri verranno lucidi e azzimati,
senza dubbio io vengo ubriaco, Ermengarda, io vengo ubriaco.
E se domani troveranno la croce della tua tomba caduta al suolo
non fu la notte, Ermengarda, né il vento.
Fui io.
Volli proteggere la mia ubriachezza con la tua croce
e rotolai sul suolo in cui riposi
coperta di margherite, ancora triste.
Eccomi qui davanti alla tua tomba, Ermengarda,
per piangere il nostro amore di sempre.
Non è la notte, Ermengarda, né il vento.
Sono io.
Traduzione di Carlo Bordini
Salve! Vi ho nominato per i Versatile Blogger Award, spero possa farvi piacere! http://unatremendavogliadivivere.blogspot.it/2013/11/versatile-blogger-award.html
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