AL SONNO
O sonno tu ben sei fra i doni eletti
dal ciel concesso ai miseri mortali,
tu l’agitato sen placido assali
e tregua apporti ai combattuti affetti,
tu, d’un soave oblio spargendo i petti,
raddolcisci i martir, sospendi i mali,
tu dai posa e ristoro ai sensi frali,
tu le tenebre accorci e l’alba affretti,
tu della bella Pasitea consorte,
tu, figliuolo d’Astrea, per te di paro
van fortuna servile e regia sorte,
ma ciò che mi ti rende assai più caro
è ch’a l’orror de l’aborrita morte
io col tuo mezzo ad avvezzarmi imparo.
Da Poesie, a cura di Michele Rak, Einaudi, 1978
Meraviglioso!
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