Ecco la fronda della felce che dispiega un gesto,
come un direttore d’orchestra la cui musica
sarà pausa, in quella sola nota di silenzio
su cui solennemente danza la terra intera.
L’orecchio del topo dispiega la sua fiducia,
il ragno accetta il lascito di lei
e la retina
regge la creazione con redini d’acqua.
E, tra loro, solennemente danza
la felce, come il pennacchio
di un guerriero che torna, sotto le basse colline
nel suo regno.
Traduzione di Nicola Gardini
Da Poesie, a cura di Nicola Gardini e Anna Ravano, I Meridiani, Mondadori, 2008
Nessun commento:
Posta un commento