IN MEMORIAM, L
Stammi vicino
quando la mia luce è fioca,
Il sangue
stagna, i nervi pungono
E fremono, il
cuore soffre e lente
Sono tutte le
ruote dell’Essere.
Stammi vicino
quando i sensi sono
Torturati da uno
strazio che vince la speranza
E il Tempo è un
pazzo che sparge polvere
E la Vita, una
Furia che divampa.
Stammi vicino
quando la mia fede è inaridita
E gli uomini
sono mosche della tarda primavera
Che depongono
uova, punzecchiano e ronzano,
Tessono celle
meschine, e muoiono.
Stammi vicino
quando svanirò,
Ad indicarmi il
limite della lotta umana
E l’aurora dell’eterno
giorno
Sulla bassa scura
sponda della vita.
Traduzione di Cesare Dapino
da In memoriam, Einaudi 1975
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