IN MEMORIAM,
XVII
Tu vieni, nave,
per cui molto ho pianto:
Questa brezza ha
gonfiato le tue vele,
E la mia
preghiera, mormorio di vento,
Ti ha sospinto
su mari solitari.
Perché in
spirito ti ho vista avanzare
Lungo i cerchi
dell’ultimo orizzonte
Di settimana in
settimana: i giorni passano:
Presto, vieni;
porti tutto quel che amo.
D’ora innanzi,
dovunque tu vada,
Come raggio di
luce sarà sulle acque
Giorno e notte
la mia benedizione
Come faro che ti
scorti fino a casa.
E le tempeste
che infuriano sul mare
Possano
risparmiarti, sacra nave,
E gocce di
balsamo nella notte d’estate
Scorrano dal
seno delle stelle.
Tu hai svolto un
servizio cortese,
Hai portato una
reliquia preziosa,
Le ceneri di lui
che vedrò solo quando
Sarà finita la
mia corsa solitaria.
Traduzione di Cesare Dapino
da In memoriam, Einaudi 1975
Nessun commento:
Posta un commento