venerdì 2 marzo 2018

D. H. Lawrence

SORGERE DELLA LUNA


E chi ha visto la luna, se non l’ha vista
sorgere dalla stanza del profondo,
nuda e arrossita e imponente, come dalla stanza
di compiuti sponsali, sorgere e scagliare
sull’onda la confessione del piacere,
spargendo sulle onde i segni della propria
estasi finché la sua lucida bellezza,
nota e dispiegata finalmente, vibri dinanzi
a noi certi che la bellezza è cosa imperitura,
che un’intensa, perfetta esperienza non cede
al nulla, e che il tempo offuscherà la luna
ben prima che la nostra completa consunzione
sia oscurata o trascorsa, qui, in questa strana vita.

Traduzione di Francesco Dalessandro




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