SORGERE DELLA LUNA
E chi ha visto
la luna, se non l’ha vista
sorgere dalla
stanza del profondo,
nuda e arrossita
e imponente, come dalla stanza
di compiuti
sponsali, sorgere e scagliare
sull’onda la
confessione del piacere,
spargendo sulle
onde i segni della propria
estasi finché la
sua lucida bellezza,
nota e
dispiegata finalmente, vibri dinanzi
a noi certi che
la bellezza è cosa imperitura,
che un’intensa,
perfetta esperienza non cede
al nulla, e che
il tempo offuscherà la luna
ben prima che la
nostra completa consunzione
sia oscurata o
trascorsa, qui, in questa strana vita.
Traduzione di Francesco Dalessandro
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