UNA POESIA SCRITTA FACILMENTE
Fuori dalla finestra sussurra la pioggia notturna,
questa stanza coperta dal tatami è terra straniera.
Anche se essere poeta è un triste destino,
scrivo un verso.
Ho ricevuto la busta con la retta scolastica che mi avete mandato,
odorosa di sudore e di amore.
Con il quaderno sotto braccio
mi avvio alla lezione di un anziano professore.
Se penso ai miei vecchi compagni!
Uno, due, li ho persi tutti.
Cosa spero io,
affonderò infine da solo?
Vivere è così difficile
che riuscire a scrivere poesie così facilmente
mi imbarazza.
Questa stanza coperta dal tatami è terra straniera.
Fuori dalla finestra la pioggia notturna mormora,
ma la luce della lampada attenua un poco l'oscurità,
l'ultimo me stesso attende la mattina di una nuova era.
Io offro una mano in aiuto a me stesso,
la prima stretta di mano tra conforto e lacrime.
3 giugno 1942
da Vento blu, Ensemble, 2020
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