venerdì 16 dicembre 2022

Isaac Rosenberg

 

IL POETA

 

Prende la gloria dall’oro

per consacrare la polvere,

tende l’orecchio alle labbra delle nuvole,

canta il canto che gli cantarono

e la sua fronte si immerge

nell’ambra che i serafini

tennero e ancora tengono per lui.

 

Così chiuse in sé stesse le nostre vite, così silenziose

che non vediamo né bene né male –

un mondo morto, da quando noi stessi siamo morti.

Finché parla lui, il maestro, ed ecco!  

il morto mondo è dissolto,

strani venti, nuovi cieli e fiumi scorrono

dalla collina, illuminati.


Traduzione di Francesco Dalessandro


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