mercoledì 2 agosto 2023

Jolanda Insana

 ALCUNI EPIGRAMMI DI CALLIMACO


*


Riposa qui Càrida? "Sì, se dici

il figlio di Arimma Cireneo".

Càrida, che c'è laggiù?

"Fitta tenebra".

E il ritorno sulla terra cos'è?

"Menzogna"

E Plutone?

"Favole".

Siamo fottuti.

"Ho detto il vero, ma se vuoi

una chicca, nell'Ade

un bue grosso si compra per una lira".


*


A te, potente Eracle che ammazzasti

il leone e il cinghiale,

questo ramo di quercia offre...

"Chi?"

Archino.

"Quale?"

Il Cretese.

"Accetto".


*


L'ospite nascondeva la sua ferita

ma quanto affannato (hai visto?)

gli usciva il respiro dal petto

quando bevve il terzo bicchiere.

E le rose disfogliandosi

dalla sua corona finirono tutte a terra.

E' innamorato cotto. E per gli dèi

non faccio congetture a caso:

ladro riconosco i passi del ladro.


*


Per Pan, qui c'è un fuoco nascosto, qui c'è

fuoco sotto la cenere, per Dioniso.

Non sono forte, non abbracciarmi:

spesso un fiume tranquillo segretamente

smangia il muraglione, e anche ora, Menèsseno,

temo che s'insinui e silenziosamente

mi smangi gettandomi nella passione.


*


"Scappa, Menècrate, o sarai preso"

dissi il venti di maggio.

E a giugno che giorno era?

Era il dieci, e da sé venne il bove

sotto l'aratro. Bene, tutto bene, per fortuna

e di quei venti giorni non mi lagno.


*


Puoi dirlo, straniero. Nella parte di Panfilo

sono testimone effettivamente comico

delle conquiste di Agoranatte Rodio:

non sembro infuocato d'amore, sto a metà strada

tra un fico infornato e una lucerna d'Iside.


Via Lattea, n. 10, Luglio-Dicembre 1992


Negli anni Novanta del secolo scorso si pubblicava, a Catania, una piccola rivista letteraria, «Via Lattea», diretta da Benedetto Macaronio (direttore responsabile era Claudio Fassari). La redazione era composta da Luigi Amendola, Alberto Cappi, Salvatore Cataldo, Alessandra Giappi e Renato Pennisi. Da «Via Lattea» ripropongo alcuni testi significativi.


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