lunedì 6 agosto 2012
Carlos Marzal
METALLO PESANTE
Proprio come avveniva da bambini,
con le magiche gocce di mercurio,
che si moltiplicavano impossibili
in una alterata geometria,
al rompersi il termometro, e davano alla febbre
una patina in più d’irrealtà,
il clima incomprensibile degli orologi molli.
Un fenomeno simile riguarda la nostra anima.
Ognuno, in senso stretto,
è opera d’infinite moltiplicazioni,
di errori della specie, di conquiste
sul buio. Un individuo
è un’opera d’arte nel suo anonimato,
un’atavica mappa del tesoro
tatuata sulla pelle delle genealogie
e che lui stesso ha impressa a sangue e fuoco.
Non c’è niente che non abbiamo ricevuto
e niente che non diamo in eredità.
C’è una ragione per sentire orgoglio
in mezzo a questa febbre che non termina.
Di un metallo pesante siamo custodi,
lussuose gocce di mercurio amante.
Traduzione di Emilio Coco
Da Poeti spagnoli contemporanei, Edizioni dell’Orso, 2008
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