lunedì 13 agosto 2012

Xavier Seoane


L’UCCELLO

                                      A Manuel Vilariño

Attraversai la soglia, e vidi l’uccello.
Attraversai il sangue.

Mi guardai nei suoi occhi,
che sognavano paradisi desolati
e primavere amare.
Mi guardai nella sua anima nuda e innamorata.

Sentii il giorno calare, sopra i miei occhi, stanco.
Sentii passare le nuvole
in una brezza che non portava da nessuna parte.
Sentii che lo spazio aperto era sognato.
Che un dio innamorato
mi conduceva dalle tristezze dell’anima
alle insonnie della carne.

Mi lasciai andare dove l’ombra,
più piacevole della luce,
per distruggermi mi amava.

Mi contemplai parola sospesa nel vuoto.
Mi lasciai essere ferita e fonte amara.

Attraversai la soglia.
Attraversai la soglia, e vidi il nulla.

Traduzione di Emilio Coco

Da Poeti spagnoli contemporanei, Edizioni dell’Orso, 2008
 

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