venerdì 1 marzo 2013

Tommaso Campanella


LA MORTE È DOLCE A CHI LA VITA È AMARA

La morte è dolce a chi la vita è amara;
muoia ridendo chi piangendo nasce;
rendiam queste atre fasce
al Fato omai, ch’usura tanta esige,
ch’avanza il capital con tante ambasce.
L’udito, i denti vuol, la vista cara.
– Prendi il tuo, terra avara,
perché me teco ancor non porti a Stige –. 
Beato chi del tempo si transige!


Da Poesie, a cura di Giovanni Gentile, Sansoni, 1938

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