Immagino la foresta di questo momento di mezzanotte:
qualcos’altro è vivo
oltre la solitudine dell’orologio
e questa pagina bianca dove si muovono le mie dita.
Attraverso la finestra non vedo stelle:
qualcosa di più vicino
seppure più affondato nel buio
sta penetrando la solitudine:
freddo, delicatamente come la neve scura,
il naso di una volpe tocca fronde, foglie;
due occhi servono un movimento che ora
e ancora e ancora e di nuovo
lascia nitide impronte sulla neve
tra gli alberi, e con cautela l’ombra
zoppa indugia vicino ai ceppi e dentro buche
di un corpo che ha l’ardire di avanzare
attraverso radure, un occhio,
un verde che cresce in intensità,
brillante e concentrato,
che se ne viene per le sue faccende
finché di colpo con acuto e caldo puzzo di volpe
non entra nel buco scuro della testa.
La finestra è ancora senza stelle; l’orologio ticchetta,
la pagina è pronta.
Traduzione di Nicola Gardini
Da Poesie, a cura di Nicola Gardini e Anna Ravano, I Meridiani, Mondadori, 2008
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