PIOVEVA, IN UN ANGOLO D’OTTOBRE
Pioveva, in un angolo d’ottobre
giorni addietro, a Roma.
La voce di Marco copriva
lo sciacquìo monotono
delle pozze e dei ricordi.
— Ci pensi, Luigi,
l’autunno in campagna,
i ceppi accesi, un bracco ai piedi
e tra le mani Goethe... —.
Ma commediante, guitto per condizione
o scherno, io tacevo.
— È vero... — replicai, dopo,
nel chiuso della memoria
il culto deleterio del non detto.
— ... quasi sempre
un dubbio d’opportunità m’assale
ad ogni ipotesi di fuga —.
(inedita)
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