venerdì 21 febbraio 2014

Gabriella Sica

POESIE FIGLIE

Ricomincio figlie mie con voi,
idee concepite e incarnate
eccovi con me dopo il travaglio
elettre fragili e antigoni gentili.

Vi aspetto con gran diletto figlie,
ragazze all’opera serie e sincere
con i fiori in testa e la vita sottile
con le agili caviglie delle dee.

(Dal grembo caldo della madre terra
dalla sotterranea caverna sonante
del mistero una fulguratura balza

al cielo azzurro che l’accoglie,
un’alba che rapida sveglia il giorno
un tramonto che porta il riposo).

È sprone e soffio di fiammella
è il pensiero della mente madre
dopo nove mesi o anche nove anni

è la creazione è il mondo-doglia
mie uniche figlie femmine, poesie
madri di ben altre poesie umane.

17 gennaio 2006

da Le lacrime delle cose, Moretti & Vitali, 2009

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