LA CONCHIGLIA
Forse non ti sono necessario,
notte; dall’abisso dell’universo
come una conchiglia senza perle
sono buttato fuori alla tua riva.
Impassibilmente tu schiumi le onde
e scontrosamente canti,
ma tu amerai, tu apprezzerai
la bugia della conchiglia inutile.
Sulla sabbia ti stenderai accanto a lei
le metterai il tuo paramento
tenacemente la congiungerai
all’enorme campana crespa del mare,
e le pareti della fragile conchiglia,
come casa di un cuore inabitato,
ricolmerai con sussurri di schiuma
di bruma, di vento e di pioggia...
(1911)
Traduzione di Gianfranco Lauretano
da La pietra, il Saggiatore – le Silerchie, 2014
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