venerdì 17 luglio 2015

Osip Mandel’štam

LA CONCHIGLIA

Forse non ti sono necessario,
notte; dall’abisso dell’universo
come una conchiglia senza perle
sono buttato fuori alla tua riva.

Impassibilmente tu schiumi le onde
e scontrosamente canti,
ma tu amerai, tu apprezzerai
la bugia della conchiglia inutile.

Sulla sabbia ti stenderai accanto a lei
le metterai il tuo paramento
tenacemente la congiungerai
all’enorme campana crespa del mare,

e le pareti della fragile conchiglia,
come casa di un cuore inabitato,
ricolmerai con sussurri di schiuma
di bruma, di vento e di pioggia...

(1911)

Traduzione di Gianfranco Lauretano

da La pietra, il Saggiatore – le Silerchie, 2014

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