SALUTARSI SEMPRE
Salutarsi sempre, col sacchetto del pane in mano
sull’ultimo gradino di casa, sotto la luce sbieca
della metropolitana, tra i colleghi in ufficio.
Salutarsi sempre, dita contro dita
guancia su guancia o a labbra socchiuse.
In stazione imbarazzata lasciare una moneta
a chi la chiede, mentre il treno su cui tu sei
da me e dalla città operosa ti allontana.
Salutarti sempre, te che sopra ogni altro amo
fingendo di ignorare l’addio in agguato
in ogni nostro arrivederci.
Da La cordialità, Nomos Edizioni, 2014
E' una poesia che cattura, un ritmo poetico che fissa le immagini. Ho avuto il piacere, recentemente, di partecipare ad un reading dell'autrice, apprezzando non solo l'arte poetica, ma anche la capacità espressiva che sapeva trasmettere nella recitazione.
RispondiEliminaAggiungo che nella sua raccolta "La cordialità", è presente la versione tradotta in inglese che ha, se possibile, un sapore ancora più romantico.
E' bello rileggerla su questo blog, e ti sono grato.
Un caro saluto
Francesco
Molto bella!
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