ADESSO,
ORE 21
È
quasi buio ma scrive. Si crede in pace
invece
il mondo trema.
Le
fiamme avvolgono latrine, tetti di lamiera,
gli
oleandri ardono sabbia dentro il cielo
e
più a oriente altri roghi, terrore, gente a schiera.
In
fuga? Non lo sa. Tende la gola,
vede
soltanto in parte, si addormenta.
Sogna
che il viola non è fuoco ma tramonto
misto
alle luci che accendono in cucina,
che
lo spavento è un nome come un altro
e
la storia un’eco che ripete: “Dormi per sopportare,
pensa
che il vento è uguale a ieri,
un
fiotto contro le lenzuola”.
Da
Salva con nome, Mondadori, 2012
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