CREPUSCOLO
Un murmure d’innumeri acque, un dedalo di ruscelli in movimento; l’incerta voce del silenzio dai fantasmi delle ombre dei
sogni,
il lontano saluto del giorno che sfiora le dita della notte,
tutto sveglia all’occhio e all’udito ma simile ad ali spiegate
/per l’anima in volo.
Possiamo guardare avanti o dietro di noi, guardare a sogni
già sognati?
Luci fioche baluginano in lontananza, la lontananza è più
fioca raggiunta.
Appena più fioca scolorirà alle nostre spalle e la notte
innanzi a noi sarà
/giunta,
chi di noi, oh, attenderà l’alba, mentre le ombre della
notte svaniscono?
Traduzione
di Francesco Dalessandro
da The
collected works of Isaac Rosenberg, Chatto and Windus, London
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