PSEUDO MIMNERMO
Offuscato negli
occhi e nella mente
da tali giorni e notti
dell’autunno
intarsiati da
castoni d’incertezza,
vorrei che il
sogno di preziosa giovinezza
durasse assai più
a lungo di un canto di sirene.
Ancora piango le
antiche tristezze,
così come le gioie
e le incoerenze
che ancora mi
rimbombano agli orecchi.
Avendo nostalgia
di me stesso,
nel mezzo della
nave che barcolla,
non so se il
tramonto mi promette
ancora giornate
principesche.
da Ventotto frammenti (di anonimi lirici greci), inediti
Nessun commento:
Posta un commento