IN QUEL NIENTE DEL GIORNO
Era una mattina estiva,
nel giardino di Largo Cairoli circolava
un silenzio innaturale
come se i riflessi del sole
avessero prosciugato ogni
rumore.
All’improvviso l’acqua
della fontana ha cominciato a parlare.
Nella sua lingua
trasparente diceva cose come: non rinunciare
scrivi, non permettere che
il tempo ti uccida.
Ma in quel momento avaro
di luce
non sentivo niente di quello
che passava nelle strade
né il vento che mi colpiva
i capelli scivolando
sulle foglie dei platani.
Il mio corpo era
prosciugato
la sua grammatica si era
sgranata in una coroncina di sillabe.
da Vicino e visibile, nino aragno editore, 2017
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