GUARDA IL POETA
Guarda il poeta
come se ne sta trafitto
dal vipereo sillogismo che
l’inchioda
tra la paralisi e la
frenesia:
sente di esistere
solo in quanto desiderato;
e se non lo è
dunque non vive,
quindi non scrive.
Allora forse c’è
ma non esiste;
non amato, non s’ama
ma
non per questo cessa di
amare
e di reclamare amore.
Da qui la pena, il deserto
la contraddizione
che lo sbrana
e lo fa rintanare.
Ma dietro la maschera
che rivela
più di quanto nasconda
ecco spunta una voce
che cerca di dipanare una
via d’uscita
di nascere
a scatti
spezzando il guscio del
silenzio…
da L’affettuosa fantasia, Aracne editrice Roma, 1998
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