LA
POESIA
Te beato –
gli ho scritto – che confini
i versi
nel cassetto e alla poesia
destini
solo i resti della cena
e le
concedi appena un’ora d’aria
ogni
sera, beato se ti lecca
la mano
con la quale la bastoni
invece io
non riesco
a farmi
una ragione della rabbia
con cui
cerca di mordermi
se solo
provo a farle una carezza
non
è più la poesia che può salvarti
la
vita – mi ha risposto – non è più
la
parola il tuo balsamo hai smarrita
l’ironia
la tua voce
s’è
arrochita non resta che il silenzio
(inedita)
che belle immagini sono evocate in questa poesia. La sento molto mia, vicina al mio sentire di questo periodo. La trascrivo sul mio quaderno come riferimento. Un caro saluto
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